Esperienza di Caviardage e Cut up nella scuola

13/02/2016 - Memi Di Troia
A cura dell’ ins. Memi Di Troia - Classi I e II E – Scuola Media – I.C. “Giovanni Pascoli” – Matera.
Ricercare la poesia nascosta. Risvegliare la creatività. Connettere visibile e invisibile. Scoprire l’utilità dell’inutile.

L’apprendimento delle tecniche di scrittura creativa poetica, presentate nelle classi prima e seconda E, ha attraversato varie fasi.
Le difficoltà: reperire libri vecchi; tirare via una pagina senza romperla; distaccarsi dall’argomento del testo; rispettare i tempi; riflettere in solitudine; creare.

Materiale: libri da macero, vecchi, già letti, mai letti, matite, pennarelli.

Contravvenendo a tutte le regole gli alunni hanno confrontato le pagine tra loro, leggendo al compagno le frasi che più li colpivano, ridendo e sghignazzando. Nella prima fase hanno semplicemente tentato di schematizzare l’argomento. Dopo fiumi di parole… qualcuno ha avviato il motore del libero pensiero.
Il Caviardage rende tutti uguali. Senza competizione viene fuori l’impensabile. “Vengono fuori tutti”. E li leggi sotto un’altra luce.

Obiettivi raggiunti
“prendersi del tempo” (cit. Claudia Buda), leggere con attenzione, concentrarsi, scegliere con consapevolezza, selezionare in relazione al vissuto, ai propri sogni e desideri, ricreare un testo, esprimere emozioni, liberare pensieri nascosti, collegare parole fluttuanti in un percorso di senso.

CUT UP
“If you put 3-4 disassociated ideas together and create awkward relationships with them the unconscious intelligence that comes on those paring is really startling”. (David Bowie)
Le perplessità del Caviardage, hanno reso più agevole il percorso del Cut up.

Tema: L’amicizia.
A parte la diffidenza iniziale di chi credeva dovesse scrivere un testo da sottoporre a giudizio, lo “Stream of consciousness” è stato un lavoro più naturale.
Qualcuno indugiava, scherzava, prendeva tempo. Altri, invece, di getto hanno riempito la pagina di pensieri fluidi dando spazio, alla loro “voce interiore”. Perché se è vero che “i nostri pensieri ci sembrano confusi e senza senso, la poesia è dentro di noi”. (Tina Festa)

In una scuola sempre più digitale “ l’autenticità del vissuto emozionale di un insegnante, passa attraverso il grado zero della trasmissione didattica, quasi per “osmosi verbale”. (Roberto Contu)

Non smettiamo di parlare con loro…mai.

Grazie
Memi Di Troia
  • Caviardage - Memi Di Troia
  • Caviardage - Memi Di Troia
  • Caviardage - Memi Di Troia
  • Caviardage - Memi Di Troia
  • Caviardage - Memi Di Troia
  • Caviardage - Memi Di Troia
  • Caviardage - Memi Di Troia
  • Caviardage - Memi Di Troia
Home×
Area Riservata×
Username o Email
Password
» Recupera Password» Registrati